Il servizio dei taxi sarà interrotto dalle 8 alle 22: i tassisti protestano contro la «deregolamentazione del trasporto non di linea»
Perché è stato ritirato lo sciopero dei taxi e perché la riforma...
Dalle 8 alle 22 di oggi, martedì 21 novembre, il servizio dei taxi sarà interrotto in tutta Italia per uno sciopero nazionale dei tassisti. Lo sciopero è stato indetto dalle associazioni di categoria: tra le altre sigle sindacali, aderiscono Unica-Cgil, Fit-Cisl, Uilt-Uil, Ugl-Taxi, Federtaxi-Cisal, Usb-Taxi.
Le ragioni dello sciopero
I rappresentanti dei tassisti, come si legge in un comunicato diffuso da Uritaxi (Unione di rappresentanza italiana dei tassisti), accusano il governo di aver deregolamentato il trasporto pubblico non di linea, a vantaggio dei servizi concorrenti come Uber e danneggiando il servizio dei taxi.
Dopo cinque giornate di sciopero in diverse città italiane, lo scorso 23 febbraio i rappresentanti dei tassisti avevano concordato con il governo l’emissione entro trenta giorni di un decreto attuativo, che avrebbe dovuto regolamentare definitivamente il servizio dei taxi in Italia. Il decreto, però, è stato presentato con molto ritardo, e non è stato ritenuto sufficiente dai tassisti.
Taxi, la rabbia dilania in Piazza: sciopero nazionale-quotidiano NET
Il servizio Taxi, in assenza di regole certe che dovrebbero essere ripristinate dal decreto attuativo, subisce giornalmente l’assalto di soggetti che utilizzano impropriamente i titoli autorizzativi, nonché attacchi da parte di soggetti strutturati e supportati da multinazionali che invadono il mercato disconoscendo le regole più elementari del trasporto pubblico non di linea, producendo gravi scompensi nel servizio e verso l’utenza con vere e proprie operazioni di dumping. […] La Categoria non è più disposta a operare in contesto senza regole o peggio con regole solo per alcuni; rivendichiamo una stringente regolamentazione per chiunque operi nel settore del trasporto persone non di linea.